Visualizzazioni totali

mercoledì 4 gennaio 2017

Cosa chiedere alla famiglia ospitante prima di sceglierla

1. Chiedete tutto ciò che vi passa per la mente
 Vi ricordo che dovrete convivere con queste persone 24/7, quindi è meglio che sappiate tutto ciò  che dovete sapere prima di partire.

2. Chiedete quante ore a settimana lavorerete
Sì lo so, nel contratto c'è scritto non più di 6 ore al giorno e non più di 30 ore a settimana.
Vi svelo un segreto: mentono. Purtroppo vivendo con la hostfamily, quest'ultima non avrà una concezione ben definita dei vostri spazi e vi ritroverete a badare ai bambini oltre al dovuto, a fare le lavatrici e a stendere i panni anche se è il vostro giorno libero e pian piano vi ritroverete a non avere nemmeno il giorno libero.

3. Chiedete quali saranno i vostri compiti
La ragazza alla pari non è una donna delle pulizie e spesso le famiglie si approfittano del fatto che siete giovani per farvi fare di tutto e di più. 
Lavare le finestre, stirare le camicie, lavare il bagno della famiglia o rifar loro il letto non vi compete e rifiutatevi se di fare queste faccende se ve lo propongono.

4. Chiedete del tempo libero
Vi ricordo che siete partite per vivere una cultura diversa dalla vostra, studiare una lingua sul posto e visitare qualche città nelle vicinanze.
Battetevi per questo benedetto tempo libero e nel vostro giorno libero uscite, uscite e ancora uscite, altrimenti la famiglia se ne approfitterà per farvi fare qualche faccenda domestica ''tanto che siete a casa''.

5. Chiedete del corso di lingua
In Germania frequentare un corso di lingua se siete Au Pair (ma anche se lavorate in aziende importanti) è obbligatorio.
Chiedete alla famiglia se c'è una scuola di lingua vicino casa, chi si farà carico dei costi del corso (spesso la famiglia contribuisce con 50 euro extra sulla paghetta mensile) e se potrete sempre frequentarlo. Piccolo consiglio: se vi dicono di no rifiutate la famiglia in questione, poiché vi ripeto: non siete schiave/donne delle pulizie.

6. Chiedete se ci sono altre Au Pair nelle vicinanze
Stare sempre con i bambini e la loro famiglia diventa noioso e spesso al corso di lingua l'età media è di 30/40 anni, quindi se nemmeno lì non conoscete ragazzi della vostra età è meglio chiedere alla vostra hostfamily di presentarvi qualche Au Pair nella zona o di cercare su facebook ''Au Pair+ nome della città in cui vi trovate''.

7. Chiedete se nella città dove andrete c'è qualcosa da fare
Qualcuno ha forse detto Ludwigshafen?
Scherzi a parte (no, non scherzo per niente, questa città fa schifo) googlate la città e se vedete che su tripadvisor non c'è nemmeno un'attrazione consigliata è facile capire che la città non pullula di vita e di conseguenza nemmeno di giovani.

sabato 18 giugno 2016

Tormentoni dell'estate (in Germania)

Arriva l'estate (o in teoria, visto il tempo a dir poco pessimo!) e con essa i tanto amati, ma a volte anche odiati tormentoni musicali.
Avete presente Sofia di Alvaro Soler? Grazie al cielo io no, in quanto qui in Germania non sanno nemmeno chi sia!
In compenso qui ho scoperto artisti svedesi, belghi, tedeschi ecc di cui in Italia non conosciamo nemmeno l'esistenza, ma che qui vengono trasmessi alla radio anche più di una volta al giorno.
Di seguito ecco le canzoni che sembrano essere i tormentoni dell'estate tedesca:


5.   DNCE - Cake by the Ocean
Unica canzone non europea che figura tra i tormentoni di quest'anno. Non c'è un giorno in cui non la ascolterete se vi trovate qui in Germania, ma in base ai miei gusti personali, nonostante la trovi molto carina, penso che tra poco mi stuferà.



4. Max Giesinger - 80 Milionen
Max Giesinger ha avuto successo grazie alla vittoria di The Voice e in seguito qui è stato sempre più apprezzato. Questa canzone rispetto alle altre ha un ritmo meno orecchiabile, ma ha un testo molto bello e dolce.



3. Frans - If I Were Sorry
Frans è un giovanissimo cantante svedese che ha partecipato all'Eurovision song contest con questa adorabile melodia, classificandosi purtroppo solo al quinto posto.
Una volta ascoltata, vorrete sentirla almeno altre dieci volte!


2. Mark Forster - Wir sind Groß
Se vivete in Germania è impossibile che non conosciate questo cantautore tedesco.
Quando dissi alla mia Gastmutter che in Italia non sappiamo nemmeno chi sia lei mi disse 
''qui invece trasmettono così spesso le sue canzoni che ormai non lo sopporto!''.
Io vivo qui da un mese e mezzo e questa sua canzone non mi ha stufato per nulla.




1. Milow - Howling at the Moon
Milow è un cantautore belga famosissimo qui in Germania (tanto che qualche anno fa ha suonato allo Stadtfest qui a Ludwigshafen).
La sua ''Howling at the Moon'' sembra essere in assoluto il tormentone dell'estate tedesca, con un testo che sa d'estate e un video a tratti strano, ma che io trovo molto bello.
Credo sia impossibile non immaginarsi su una spiaggia ascoltando questa canzone!




mercoledì 15 giugno 2016

Abitudini tedesche

#1. Kaffee und Kuchen (caffè e dolce)

Ho scoperto questa abitudine tedesca il mio terzo giorno da au-pair in Germania.
 La mia hostmum mi dice che sarebbe arrivata la sua famiglia per mangiare tutti assieme la torta, il gelato e bere tutti insieme il caffè.
Ho passato la prima mezz'ora a chiedermi chi festeggiasse il compleanno, per poi capire che è       semplicemente un modo di stare assieme davanti a una tazza di caffè (o nel mio caso tè) e un             dolce.

     Il mio primo Kaffe und Kuchen è stato traumatico, in quanto tutti parlavano velocemente e                  insieme e io mi limitavo ad annuire, senza capire ciò che dicevano. Per fortuna dopo 41 giorni      inizio già a fare progressi con la lingua, grazie allo studio costante del tedesco e al corso di lingua, ma soprattutto grazie al fatto di essere molto spesso costretta a capire e a parlare il tedesco.

#2. I parchi e la Sandkiste
      Se avete intenzione di diventare au-pair in Germania preparatevi mentalmente al fatto che sia con il sole, sia con la pioggia, voi dovrete andare con i bambini al parco.
      I parchi qui sono l'apoteosi della pace dei sensi: puliti, immensi, muniti di giochi per bambini e           perfino di attrezzi cardio, oltre a dei laghetti dove vi sono papere da poter nutrire.
      Il posto più affollato del parco è sempre la Sandkiste, ovvero un'area interamente ricoperta di               sabbia, dove i tedeschi amano portare i bambini perfino in inverno!
      
#3. Parkfest e Stadtfest
      Che vi troviate in una piccola o in una grande città queste due feste, per fortuna aggiungerei, sono d'obbligo. 
      Parkfest si tiene, ovviamente, in un parco e vi sono giostre, stand di vestiti, tendoni infiniti dove si beve tutti insieme una bella birra e vari stand con cibo tipico tedesco o di altre parti del mondo.
      Stadtfest, invece, si tiene di solito nella piazza principale della città e anche qui non mancano le cose che ho elencato su, ma in più si tiene anche un concerto (gratuito).
      Qui a Ludwigshafen l'ospite sarà Lena, la vincitrice dell'Eurovision Song Contest 2010.

#4. Popcorn dolci e colazione salata
      Avete presente la nostra amata colazione italiana con il cornetto, il caffè e il latte con i cereali?
      Beh, in Germania potete anche dimenticarvela!
      I tedeschi la mattina sono soliti mangiare pane con Frischkase (formaggio fresco) o le Brezeln             con il Frischkase, o addirittura le uova.
      La cosa che però più mi ha sorpresa è il fatto che mentre ero ad uno stand al Parkfest, tutti                   (compresa la mia Gastmutter) compravano i popcorn dolci invece di quelli salati.




lunedì 9 maggio 2016

Vita a Mannheim e Ludwigshafen

Il 5 maggio finalmente sono partita da Napoli per Stoccarda per vivere in Germania.
Appena arrivata all'aeroporto la mia Gastmutter, K. è venuta a prendermi e mi ha portato a casa di una coppia di amici, lei tedesca e lui italiano, dove ho mangiato e mi è stato regalato il libro ''Momo'' di Michael Ende siccome lei lavora in una casa editrice che detiene tutti i diritti sui libri di Ende: un regalo graditissimo, quindi danke Katherina!
Dopo aver pranzato io e K.ci siamo messe in viaggio verso casa, a Ludwigshafen.
Lì dopo poco è arrivato il mio Gastvater, H. insieme alle due gemelline di un anno F. e I.: inutile dire che è stato amore a prima vista con le bimbe, sono adorabili e hanno sempre il sorriso stampato sulla faccia.
La città in cui vivo è Ludwigshafen am Rhein, che si trova nella Renania-Palatinato, ma che potrebbe essere considerata anche parte della regione del Baden-Wurttemberg, tant'è che molti la considerano un'estensione della città vicina, Mannheim.
Prima di partire avevo letto che Ludwigshafen e Mannheim fossero le città più brutte della Germania (se non del mondo lol)...e sinceramente trovo vera questa affermazione per quanto riguarda Ludwigshafen, mentre non concordo per niente sulla reputazione di Mannheim, che trovo davvero stupenda.

Per quanto riguarda Ludwigshafen le uniche due attrazioni degne di nota sono l'Ebertpark (qui sotto in foto) -che però viene superato di gran lunga dal Luisenpark a Mannheim- ed il centro commerciale ''Rhein-Galerie". Se pensate di trasferirvi a Ludwigshafen o fare l'Au Pair qui pensateci bene, in quanto è priva di attrazioni, per strada vedrete solo persone anziane e/o bambini e le persone giovani qui sembrano non esistere (visto che questi ultimi si trasferiscono tutti a Mannheim).
L'unica fortuna di questa città è quella di trovarsi a 15 minuti di tram dalla meravigliosa Mannheim.




Mannheim invece è una bella città, piena di graffiti, pulita, sicura e soprattutto c'è lo splendido Luisenpark, a pagamento, ma assolutamente meraviglioso. All'interno del parco si sono tantissimi sandbox, altalene, scivoli, fontante, minigolf, minicar ecc per far giocare i bambini.
Oltre alle attrazioni per i più piccoli c'è un'area di prato immensa dove vi sono dei lettini e della musica per rilassarsi, assolutamente la mia area preferita di tutto il parco.
L'altra area che ho adorato è la Chinese Teehaus, che è anche la Teehaus più grande di Europa, ma invece di descriverla a parole preferisco che vi godiate le foto e che vi venga voglia di visitare questa bellissima città, che non è propriamente turistica, ma che trovo perfetta come posto in cui vivere.

domenica 7 febbraio 2016

Come diventare un Au Pair

Cos'è un Au Pair?

Un au pair o giovane alla pari è un ragazzo di età compresa tra i 18 e i 30 anni, non sposato e senza figli, che decide di trascorrere un certo periodo di tempo all'estero presso una famiglia ospitante. Durante il soggiorno, il nuovo membro aiuta la famiglia a badare ai bambini e a svolgere le faccende di casa più leggere.

Le varie ore settimanali, il costo del corso di lingua e l'ammontare della paghetta variano da nazione a nazione, quindi leggete attentamente le condizioni dei contratti dei paesi in cui vorreste fare questa esperienza.
Le regole universali da Paese a Paese, però, sono queste:

  • camera: la camera dell'Au Pair deve essere di almeno 9mq e non deve essere condivisa con nessun altro membro della famiglia.Deve inoltre essere dotata di riscaldamento.
  • giorno libero: l'Au Pair deve obbligatoriamente avere un giorno libero a settimana in modo tale da poter fare gite e conoscere il Paese in cui vive.
  • faccende domestiche: l'Au Pair non può svolgere faccende domestiche di difficoltà elevata.
  • paghetta: la famiglia deve pagare l'Au Pair anche se quest'ultimo si ammala.



Per diventare un ragazzo o una ragazza alla pari bisogna:

  • amare i bambini: davvero, ragazzi, è inutile provare a diventare un Au Pair se i bambini non vi piacciono. Vi ricordo che dovrete conviverci 24 ore su 24 e siete pagati per prendervi cura di loro e giocarci.
  • conoscere la lingua del paese dove andrete: molto spesso le famiglie richiedono almeno un livello A2, in modo tale che voi possiate comunicare con i bambini e con i genitori.Di solito se i bambini sono più grandi potrebbe essere richiesto almeno un B1 in modo tale da poter aiutare con i compiti.
  • saper cucinare ed essere in grado di svolgere lievi faccende domestiche


Come trovare la famiglia:

Ci sono molti siti che permettono di trovare una famiglia adatta a voi, ma vi consiglio di utilizzare quello grazie al quale io ho trovato la mia famiglia, poiché ricco di informazioni, gratuito e sicuro.
Il sito è www.aupairworld.com

  • La registrazione

Al momento della registrazione dovete inserire i vostri dati, come nome, cognome, età e poi dovrete inserire quali lingue conoscete e a che livello.
In seguito potete scegliere da 1 fino a 5 paesi in cui vi piacerebbe essere un Au Pair, da quando siete disponibili a partire e il minimo e il massimo di tempo in cui vorreste restare.
Potete anche scegliere l'età minima e massima dei bambini di cui vorreste prendervi cura.

Inoltre il sito vi chiederà se fumate (siate onesti!), se accettate famiglie fumatrici, se avete la licenza di guida, se vorreste occuparvi di bambini disabili, se avete già esperienza come Au Pair e se accettereste di vivere una famiglia monoparentale.
Vi consiglio, poi, di aggiungere vostre foto recenti e di scrivere le varie descrizioni in inglese e nella lingua del paese per cui state facendo richiesta.

N.B. Se scegliete gli USA come paese dopo aver trovato una famiglia dovrete obbligatoriamente rivolgervi ad un'agenzia statunitense per Au Pair e pagare un bel po' se l'America è il vostro sogno.


  • La scelta della famiglia

Una volta compilati tutti i dati potete andare nella sezione Easyfind, ovvero un sistema automatico che vi mostrerà le famiglie che più sono adatte ai vostri criteri.
Se siete interessati ad una famiglia manderete loro un messaggio e poi spetta a loro decidere di accettare o rifiutare la candidatura.
Se una famiglia accetta la vostra candidatura fate tutte le domande possibili se siete interessati a loro!
N.B. Se una famiglia accetta la vostra candidatura non è detto che alla fine sceglierà voi, quindi non restateci male se dopo aver parlato per un po' la scelta non ricade su di voi
Molto spesso un buon segnale (sebbene non vincolante) è la richiesta di parlare su Skype.

Se più di una famiglia vi scegliesse, ovviamente scegliete la famiglia che vi piace di più!

Una volta scelta la famiglia non vi resta che farvi inviare il contratto, acquistare il biglietto aereo (l'unico costo di cui dovete farvi carico!) e partire per questa meravigliosa esperienza.

Tschüs,
Carm